Le monete d'oro: da investimento e da collezione

Pubblicato il 22-02-2024

Amate dagli investitori perché coniate direttamente dalle Zecche di Stato. Riconosciute a livello mondiale e quindi facilmente rivendibili ovunque. Coniate in un formato che si presta benissimo a frazionare l’investimento, permettendo di smobilizzare al bisogno anche piccole somme. Le monete sono spesso la scelta preferita dagli investitori. 
Il mercato delle monete d’oro è tuttavia più complesso di quello dei lingotti. Se i lingotti sono prodotti in quantità illimitate e il loro prezzo dipende esclusivamente dalla quotazione di borsa, per le monete la situazione è un po’ diversa. In questo articolo cerchiamo di fare un po' di chiarezza sulle monete d'oro da investimento e da collezione.

Le monete d’oro infatti per loro natura hanno una duplice valenza. Da una parte possiedono il valore intrinseco dello stesso metallo che le costituisce. Dall’altra hanno un ulteriore valore anche come oggetto artistico o storico. Alcune monete, con il loro minuzioso design, sono delle vere e proprie opere d’arte. Inoltre si caricano di tutto il peso di anni di storia, portando un valore che va ben oltre quello del metallo prezioso di cui sono costituite.

Hanno dunque connotazioni artistiche e storiche innegabili che le rendono affascinanti non solo agli occhi degli investitori, ma anche dei collezionisti e di chiunque leghi all’investimento la mera passione per l’oggetto. In relazione a quest’ultimo aspetto, alcuni particolari esemplari, in virtù dei loro gradi di rarità e conservazione, possono essere valutati nel mercato numismatico ad un prezzo che supera di gran lunga il valore intrinseco del metallo.

Per questa ragione bisogna operare una distinzione sulle tipologie di monete d’oro: da investimento e da collezione

Esistono infatti monete prettamente da investimento (bullion) e monete da collezione. Le bullion si comportano come i lingotti, mentre le monete da collezione sono prodotte in quantità limitate e hanno un valore che va oltre quello del metallo contenuto. Tuttavia non è escluso che anche le bullion, in relazione ad un’eventuale rarità (se ad esempio di una specifica annata sono rimasti pochi esemplari) possano acquisire un valore ben maggiore rispetto a quello del metallo contenuto. 
Lo dicevamo che le monete d’oro sono ben più complesse dei lingotti. E forse è per questo che continuano ad affascinare vecchi e nuovi investitori e amatori. Ma andiamo per ordine.

Le monete d’oro

Le monete d’oro vengono emesse dagli Stati di tutto il mondo e hanno una lunga storia alle spalle. Sin dal 600 a.C. nell’antica Lidia le monete d’oro erano riconosciute come moneta a corso legale, ovvero moneta che i commercianti erano obbligati ad accettare in cambio della vendita dei loro prodotti. Lo Stato attribuiva ad ognuna di esse un valore pari al loro valore nominale, ovvero quello riportato su ogni moneta, proprio come oggi accade con i centesimi di Euro.

Questo fino a quando, nel secolo scorso, si è deciso di passare ad un sistema economico completamente slegato dall’oro. Oggi infatti paghiamo beni e servizi con banconote e l’oro ha perso il suo valore di moneta a corso legale. Poiché viviamo in un’economia dove i pagamenti non avvengono più in oro ma in banconote, adesso ovviamente il valore di una moneta d’oro è dato dal suo valore di mercato, e il valore nominale inciso sulle monete d'oro è puramente di facciata. Il mercato dell’investimento attribuisce alle monete d’oro un valore relativo all’effettivo contenuto di oro presente in esse.

C’è da dire però che esiste davvero una quantità enorme di monete, alcune simili e altre diversissime tra loro. E che ognuna di queste si comporta in modo diverso. Lo dicevamo, per monete bullion si intendono monete che agiscono in tutto e per tutto come lingotti: la loro produzione è illimitata, esistono e circolano sul mercato in grandi quantità. Il loro valore non è legato dunque alla rarità o alla valenza storica.

Ma, a differenza dei lingotti d’oro, le monete d’oro non hanno come unica caratteristica quella di essere costituite dal metallo prezioso: proprio perché hanno una lunga storia alle spalle, hanno anche una connotazione storica e nazionale. Essendo diverse fra loro, con diversi tagli, caratteristiche, origine e rarità, le monete sono oggetto di collezionismo ormai da secoli. Esistono dunque alcune monete davvero ricercate e rare, al punto da essere diventate monete da collezione o, addirittura, numismatiche.

Le monete da investimento

Le monete da investimento (Bullion) sono le monete che al pari dei lingotti vengono vendute e acquistate per l’oro puro contenuto, appartengono alle monete che sono state coniate in grande quantità dalle Zecche e che sono facilmente reperibili sul mercato.

All’interno di questa categoria rientrano gli esemplari elencati nella lista stilata e aggiornata ogni anno dalla Commissione Europea. Queste monete devono avere una percentuale pari ad almeno il 90% di oro puro. Nello specifico, come chiarito dalla Legge 7/2000, per monete da investimento si intendono “monete d'oro di purezza pari o superiore a 900 millesimi, coniate dopo il 1800, che hanno o hanno avuto corso legale nel Paese di origine, normalmente vendute a un prezzo che non supera dell'80 per cento il valore sul mercato libero dell'oro in esse contenuto”.

Il loro valore sarà sempre e solo legato al valore dell’oro, ma allo stesso tempo si acquistano con spread molto bassi e si rivendono facilmente anche all’estero. Su queste monete il valore non viene intaccato da eventuali graffi o ammaccature.

Le monete utilizzate per l’investimento in oro sono esemplari comuni. Monete di cui esiste una grande abbondanza sul mercato che non hanno alcuna plusvalenza numismatica. Questo le rende un ottimo strumento per l’investimento. Esattamente come un lingotto, vengono valutate esclusivamente per il loro valore intrinseco.

Le monete da collezione

Le monete da collezione sono sempre bullion, ma seguono una logica di mercato diversa. Il loro valore è dato infatti da due fattori: da un lato c’è il valore intrinseco dell’oro (Bullion) e dall’altro quello del mercato da collezione. Che molto spesso supera di gran lunga il primo.

Il valore delle monete da collezione aumenta:

  • Se hanno un basso volume di conio;
  • Se sono molto datate e ricercate da estimatori e collezionisti;
  • Se hanno lavorazioni aggiuntive (tipo Proof, stemmi particolari, ecc..);
  • Se presentano ottime condizioni e conservazione;
  • Se sono difficili da trovare sul mercato;
  • Se sono difettate per un errore di Zecca (anche le monete uscite difettose dalle zecche sono molto richieste);
  • Se hanno una tiratura limitata;
  • In base al contesto storico.

Molto spesso dunque le monete da collezione possono acquisire un valore che va ben oltre quello dell’oro che contengono.

Le monete Numismatiche

Le monete numismatiche sono le monete da collezione che hanno raggiunto valori molto elevati sul mercato (più dell’80% del valore dell'oro puro in esse contenuto) e hanno perso l’esenzione IVA data dalla legge 7/2000 e dal DPR 633/72. Anche una moneta acquistata precedentemente come bullion o come moneta da collezione può diventare numismatica se nel frattempo il suo valore secondario ha superato la soglia dell’80%.

Alcuni esempi sono:

  • Le sterline del: 1953, 1917, 1937;
  • La doppia Aquila Americana coniata dopo il 1930;
  • Molti marenghi Italiani.

Conclusioni... prima di acquistare monete d'oro

Bisogna dire che comprare oggi una moneta d’oro può essere un’ottima soluzione di investimento, con l’aggiunta del valore storico intrinseco proprio nella moneta. Comprando monete d’oro si collezionano dei piccoli oggetti d’arte e allo stesso tempo si investe in oro, un metallo prezioso con altissima liquidità che permette di poter rivendere le monete stesse quando lo si desidera.

Se si decide di acquistare monete d’oro, la distinzione più grande da tenere presente riguarda proprio le monete bullion e le monete da collezione. È un argomento davvero complesso, ma la cosa fondamentale da tenere a mente è che non bisogna confondere le monete da investimento con le monete da collezione (dette anche monete commemorative). Se le prime operano come dei veri e propri lingotti, nelle seconde convergono una serie di fattori e il loro valore dipende più dalla rarità e dalle speciali rifiniture che non dal reale contenuto di oro che possiedono.

È facile quindi intuire che se la finalità dell’acquisto di monete d’oro è il mero investimento in oro (ovvero voler trarre vantaggio esclusivamente dall’aumento della quotazione dell’oro), non è conveniente acquistare esemplari con valore numismatico. O meglio, non è quello che fa per noi. In tal caso puntare su esemplari bullion sarebbe, invece, la soluzione migliore.

Le monete da collezione sono poco adatte se si vuole investire in oro con l’obiettivo di ottenere il massimo del rendimento con le minime competenze. Sono però, al contrario, l’investimento ideale per chi si intende di collezionismo e spera di fare una fortuna puntando proprio sulla loro rarità.

Infine quando si investe in monete bisogna considerare che non si può escludere la possibilità che nel tempo le stesse possano acquisire anche una valenza numismatica, soprattutto quando le si conserva a lungo. Potrebbe succedere infatti che una specifica annata diventi difficilmente reperibile sul mercato, quindi più ricercata dai collezionisti. Così anche monete bullion potrebbero vedere aumentato il loro valore. In questo caso, avendole acquistate per il solo valore intrinseco, l’investimento sarebbe davvero conveniente. Si tratta comunque di una rara eventualità.

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