È senza dubbio la moneta d'oro più conosciuta al mondo. Se si pensa di investire in oro, immediatamente il pensiero va alla sterlina.
Oltre alla sterlina classica vennero coniati i tagli da 5 sterline (quintupla sovrana), 2 sterline (doppia sovrana) ed i 10 Shilling (mezza sovrana). Soltanto la 20 Shilling (ovvero la Sovrana) e la 10 Shilling (mezza Sovrana) furono normalmente coniate per la circolazione. In ogni caso dal 1817, anno di coniazione della moderna sterlina d’oro, ad oggi la moneta ha conservato le medesime caratteristiche.
Ma perché Enrico VII fece coniare una sterlina?
E al rovescio?
E perché la sua produzione si è interrotta?
Ecco un riepilogo di tutte le sterline d'oro (moderne) coniate
Di seguito sono elencati il monarca raffigurato sulla sterlina, la variante riportata sul dritto, il disegno riportato sul rovescio e gli anni di produzione di quella variante di sterlina d'oro.
- Giorgio III Testa Laureata San Giorgio e il Drago 1817 - 1820
- Giorgio IV Testa Laureata San Giorgio e il Drago 1821 - 1825
- Giorgio IV Testa Nuda Stemma 1825 - 1830
- Guglielmo IV Testa Nuda Stemma 1831-1833, 1835-1837
- Vittoria Testa Giovane Stemma 1838, 1839, 1841-1866, 1868-1887
- Vittoria Testa Giovane San Giorgio e il Drago 1871-1887
- Vittoria Testa del Giubileo San Giorgio e il Drago 1887-1893
- Vittoria Testa Velata San Giorgio e il Drago 1893-1901
- Edoardo IV Testa Nuda San Giorgio e il Drago 1902-1910
- Giorgio V Testa Nuda (1° tipo) San Giorgio e il Drago 1911-1928
- Giorgio V Testa Nuda (2° tipo) San Giorgio e il Drago 1929-1932
- Giorgio VI Testa Nuda San Giorgio e il Drago 1937
- Elisabetta II Primo ritratto (fiocco) San Giorgio e il Drago 1957-1959, 1962-1968
- Elisabetta II (solo Proof) Secondo Ritratto (diadema) San Giorgio e il Drago 1974-1976, 1978-1984
- Elisabetta II (solo proof) Terzo Ritratto (corona gotica) San Giorgio e il Drago 1985-1988, 1990-1997
- Elisabetta II (solo proof) Regina sul Trono Stemma Tudor 1989
- Elisabetta II (solo proof) Quarto Ritratto San Giorgio e il Drago 1998-1999
- Elisabetta II Quarto Ritratto San Giorgio e il Drago 2000, 2001, 2003, 2004, 2006-2011, 2013-2015
- Elisabetta II Quarto Ritratto Stemma 2002
- Elisabetta II Quarto Ritratto San Giorgio e il Drago (disegno moderno) 2005
- Elisabetta II Quarto Ritratto San Giorgio e il Drago (giubileo diamante) 2012
- Elisabetta II Quinto Ritratto San Giorgio e il Drago 2016, 2018, 2019, 2020, 2021
- Elisabetta II Quinto Ritratto San Giorgio e il Drago (stemma bicentenario) 2017
- Elisabetta II Quinto Ritratto Stemma, Giubileo di Platino 2022
- Carlo III Primo ritratto, moneta commemorativa Stemma, Giubileo di Platino 2022
- Carlo III Carlo incoronato San Giorgio e il Drago 2023
- Carlo III Primo ritratto San Giorgio e il Drago 2024
Insomma, la sterlina d'oro viene coniata da centinaia di anni
Ma quali sono le sterline d'oro più rare e preziose?
Ecco le sterline d'oro più rare e dunque preziose:
- La sterlina d’oro di Edoardo VIII: coniata nel 1937, questa moneta rappresenta uno dei più grandi tesori numismatici. Fu prodotta in piccole quantità. Perché? Perché Edoardo VIII è il re che abdicò. Salito al trono alla morte del padre, re Giorgio V, nel gennaio 1936 Edoardo non ci restò nemmeno un anno. Per poter sposare una donna americana non reale, nonché divorziata, risposata e prossima al secondo divorzio, Wallis Simpson, abdicò in favore del fratello minore, senza mai celebrare l'incoronazione. La zecca reale inglese, la Royal Mint, tuttavia per non farsi trovare impreparata, aveva già iniziato anticipatamente la produzione della sterlina d’oro Edoardo VIII in versione proof, che sarebbe stata poi pubblicata in occasione dell'incoronazione, che per rispetto del re defunto e in segno di lutto si tiene a un anno dalla morte del precedente re. Edoardo VIII abdicò dunque prima di poter essere incoronato re, rendendo la sterlina a lui dedicata rara e molto preziosa per i collezionisti. La Royal Mint infatti distrusse gli esemplari coniati, ma qualcuno riuscì a salvarsi. Si dice che alcune di queste siano ancora in circolazione (il Royal mint Museum ne conta 9 esemplari), ma hanno un valore altissimo a causa della loro rarità. Basti pensare che nel 2014 in un’asta per la sterlina d'oro di Edoardo VIII vennero spese addirittura 516mila sterline.
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La sterlina d'oro di Giorgio VI: la sua storia è legata a quella della sterlina di Edoardo VIII, infatti anch'essa porta la data del 1937. Andando per ordine dunque la sterlina d'oro del 1937 vede sul dritto Giorgio VI, ma in precedenza in quell’anno sulla sovranna ci sarebbe dovuto essere un altro re: esatto, proprio ossia Edoardo VIII. Ma la sua rarità non è legata a questa, seppure affascinante, storia. La sterlina di Giorgio VI è un esemplare molto raro perché legato ad eventi storici rilevanti. Re Giorgio VI, padre della regina Elisabetta II, è stato incoronato re del Regno Unito e dei reami del Commonwealth il 12 maggio 1937. È stato quindi l’ultimo imperatore d’India fino al 1947, anno dell’indipendenza dello Stato asiatico. La Royal Mint coniò solamente 5.501 esemplari in versione proof datati 1937 della sua sterlina. In quel periodo infatti la produzione delle sterline d’oro versione bullion era sospesa dal momento che il Regno Unito era ufficialmente uscito dal Gold Standard nel 1931. Il cosiddetto “Sistema aureo” era nato nel 1816 dopo le guerre napoleoniche, anno in cui venne promulgata la legge chiamata “The Great Recoinage“, ossia “La Grande Riconiazione“. La sterlina d’oro Giorgio VI vede sul dritto il profilo del sovrano verso sinistra (l'alternanza dei versi dei ritratti dei sovrani è un'altra curiosa tradizione. Ne abbiamo parlato qui), disegnato da Humphrey Paget, con la scritta in latino in circolo “GEORGIVS VI D:G:BR:OMN:REX F:D:IND:IMP.”, ovvero “Giorgio VI per grazia di Dio re delle Bretagne, difensore della fede, Imperatore d’India”. Oltre che per il numero limitato di esemplari prodotti, questa sterlina ha un fascino particolare perché Giorgio VI fu il re che guidò il Regno Unito negli anni peggiori del secolo scorso, quelli della seconda guerra mondiale. Fu molto amato dal popolo. Di lui si ricordano i discorsi radiofonici che, superando la sua balbuzie, fece alla popolazione invitandola a restistere. Giorgio VI infatti, nonostante la guerra, decise di non fuggire e rimanere nel suo paese. Questi eventi, insieme alla storia della sua ascesa al trono, sono narrati nel celebre e amatissimo film di Tom Hooper “Il discorso del Re“, con il premio oscar Colin Firth.
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La sterlina d’oro di Edoardo VII del 1905: anche se il suo predecessore Edoardo VIII ha avuto una breve reggenza, le sterline d’oro coniate durante il regno di Edoardo VII non sono molto comuni. Nel 1905, il conio della sterlina d’oro ha subito una significativa diminuzione, rendendo questa moneta particolarmente rara. Le sterline d’oro di Edoardo VII sono molto ricercate dai collezionisti, e quelle del 1905 sono tra le più rare e costose;
- La sterlina d’oro di Giorgio III del 1819: durante il regno di Giorgio III, la sterlina d’oro subì alcuni cambiamenti nel design e nella composizione. Nel 1819, fu coniata una serie di sterline d’oro con un nuovo disegno del rovescio, rendendole diverse dalle precedenti emissioni. Questo le rende particolarmente ricercate dai collezionisti, e la loro rarità aumenta il loro valore sul mercato numismatico;
- La sterlina d’oro di Elisabetta I: Elisabetta I è stata una delle figure più iconiche e amate nella storia del Regno Unito, e le sterline d’oro coniate durante il suo regno sono molto apprezzate dai collezionisti. Le sterline d’oro di Elisabetta I presentano un bellissimo disegno con il suo ritratto e vari simboli dell’epoca. A causa della loro antichità e della connessione con una delle regine più celebri, queste monete sono estremamente rare e preziose;
- La sterlina d’oro di Maria I: Maria I, nota anche come Maria la Sanguinaria, è stata una delle poche regine regnanti del Regno Unito. Le sterline d’oro coniate durante il suo breve regno sono molto rare e costose. Il motivo del rovescio di queste monete presenta il suo stemma personale, il che le rende uniche e altamente desiderabili per i collezionisti e gli investitori;