La storia della moneta

Pubblicato il 09-05-2024

La storia della moneta come merce di scambio ha origini antichissime. Oggi si definisce Moneta tutto ciò che viene utilizzato come mezzo di pagamento, ovvero tutto ciò che viene usato per gli scambi commerciali. Nel gergo comune infatti si sente citare spesso il termine moneta di scambio.

Ma da dove deriva questo nome?
L’etimologia della parola coincide con una leggenda affascinante che fa parte della storia di Roma, conosciuta come le oche del Campidoglio su cui, anche se non ufficialmente confermata, tutti gli storici concordano.

Correva l'anno 390 a.C. e i Galli Senoni, guidati da Brenno, stavano assediando Roma. Sulla cittadella del Campidoglio, l’ultima roccaforte da conquistare da parte dei Galli, vi era il tempio di Giunone dove i romani allevavano oche, animali sacri per la Dea e per questo intoccabili. Una notte, al sopraggiungere dei Galli, le oche si misero a starnazzare e svegliarono l'ex-console Marco Manlio che diede l'allarme. L'attacco fu così sventato.
Da quel giorno a Giunone venne attribuito l’epiteto di Moneta, dal latino monere che significa appunto avvertire. Infatti i romani pensavano che fosse stata proprio la Dea a far svegliare le oche sacre e a contribuire a sventare l’attacco.

Più di un secolo dopo proprio vicino al tempio di Giunone Moneta fu edificata, sotto la sua protezione, la Zecca di Roma che produceva denaro per i cittadini. Da allora il “prodotto” della Zecca fu chiamato Moneta.

Le origini della moneta

Le origini della moneta sono antichissime e la tradizione vuole che la prima sia stata coniata da Creso, re di Lidia (nell'attuale Turchia), nel VII secolo a.C, quindi molto prima degli avvenimenti sopra citati. Era la moneta conosciuta come Il leone ruggente della Lidia (nella foto di copertina), in elettro, una lega naturale di oro e argento. Questa moneta era piuttosto rozza. L'elettro di cui era composta era una miscela giallo pallida di origine alluvionale ricavata dal limo del fiume Pattolo che attraversava Sardi, la capitale della Lidia. La sua più nota coniazione rappresenta sul lato dritto un Leone Ruggente, simbolo dei re lidiani. Misurava un terzo di statere, l'unità di misura del metallo allora in uso, e pesava 4,76 grammi. La sua prima apparizione risale al 610 a.C. durante il regno di Alyattes della dinastia Mermnad.

Nei tempi più remoti, ancora prima che l'idea di moneta fosse concepita, quasi tutte le famiglie erano autosufficienti: producevano cioè al loro interno la maggior parte dei beni di cui avevano bisogno. Nei secoli successivi ogni individuo si specializzò in una certa attività: la pesca, l'artigianato, l'agricoltura o l'allevamento del bestiame, e fu allora che iniziarono gli scambi commerciali. Essi erano basati sul baratto, ovvero si scambiava un bene con un altro bene “ritenuto” di pari valore. Lo scambio fondato sul baratto però era un sistema poco funzionale e non privo di inconvenienti, per diversi motivi. Ad esempio per realizzare un contratto equo per entrambe le parti in ogni transazione occorreva stabilire il valore dei beni scambiati e spesso si richiedevano numerosi atti di scambio; se la merce offerta era deperibile, in caso di ritardo nella chiusura di un affare, si rischiava di rimetterci economicamente; era impossibile inoltre scambiare merci non trasportabili.

Per superare in parte tali problemi si rese necessario individuare dei beni di interesse ed accettabilità comune, in base ai quali definire i valori degli altri beni. Le comunità quindi introdussero gradualmente come moneta alcune merci (moneta-merce): esse furono pietre, pelli, bestiame (pecunia deriva da pěcus, ossia pecora), sale (salarium, il salario) o conchiglie. Intorno al VII secolo a.C., con la fondazione delle colonie Greche, gli scambi si intensificarono e la moneta-merce lasciò il suo posto ai metalli nobili, fra cui oro e argento, accettati ovunque.

I metalli nobili: oro e argento

Uno dei motivi a favorire l'uso di metalli nobili come merce di scambio è che i metalli preziosi sono omogenei: un pezzo d’oro o di argento, a parità di peso è esattamente uguale ad un altro. Inoltre sono divisibili e ricomponibili tramite fusione e facilmente trasportabili, rendendo agevoli transazioni di qualsiasi natura. La moneta metallica, creata in sostituzione del baratto dunque nasce come moneta-merce, cioè moneta formata da un bene con un valore intrinseco del metallo prezioso che la compone e diventa convenzione istituzionale per lo scambio di beni e servizi in una società con sistemi commerciali più complessi.

Oltre a facilitare scambi di natura commerciale, l’avvento della moneta ha consentito di aprire altri scenari, improponibili con il metodo di pagamento basato sul baratto. Ha reso possibile, ad esempio, stabilire prezzi per i vari prodotti, ovvero fissare il valore effettivo di ogni cosa, valutare la congruità del prezzo, diffondere il concetto di risparmio e, più tardi, quello di investimento.

Inoltre da quando la moneta è apparsa nella storia ha sempre attirato intorno a sé l'interesse dell'uomo; essa infatti rappresenta l'idea per eccellenza della ricchezza, ancora di più se in oro. Già dagli inizi della monetazione le monete d’oro o d’argento vennero “accumulate” e tesaurizzate per il loro valore intrinseco.

Dal XIII secolo si è sviluppato il fenomeno del collezionismo moderno, cioè la raccolta di monete come espressione artistica o storica; la tradizione ne indica Petrarca come il “fondatore”. Se in tempi passati, però, il collezionismo era visto più che altro come uno svago per persone facoltose, negli ultimi decenni è nata invece la figura del collezionista investitore, cioè colui che, in risposta alle crisi economiche globali, utilizza metodi alternativi per proteggere i propri risparmi ed assicurarsi anche un rendimento futuro.

Le monete hanno origini antichissime dunque, e non rappresentano solamente un mezzo di scambio, ma anche un'espressione del progresso dei popoli, delle civiltà e dell’arte e sono state fin da subito oggetti da collezione. Questo vale in particolare per le monete d’oro che, proprio grazie al fatto di essere realizzate nel nobile metallo, non sono solo ottimi oggetti da collezionare, ma possono rappresentare anche una fonte di guadagno, se si pensa ad esse come investimento. Oggi, come accennato, le monete in metalli preziosi sono utilizzate soprattutto per l'investimento. 

Se vuoi investire in monete d'oro e saperne di più, questo è l'articolo che fa per te.

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