In che modo la quotazione dell'oro e la guerra in Medio Oriente sono collegati?

Pubblicato il 10-10-2024

Ma perché l'oro sta salendo così tanto in questo momento? Abbiamo parlato spesso nei nostri articoli (lo abbiamo fatto anche in quello della scorsa settimana dedicato alla quotazione dell'oro nel mese di settembre 2024) dei motivi per i quali la quotazione dell'oro sale, di come sia considerato il bene rifugio per eccellenza. E abbiamo spiegato anche perché tenda a salire in tempi di guerra (a tal proposito ti consigliamo di leggere questo articolo). Se però non sei uno di quelli che si ferma alla superficie delle cose, e ti stai chiedendo cosa sta accadendo all'oro in questo preciso momento e in che modo la quotazione dell'oro e la guerra in Medio Oriente siano collegati tra loro, questo è l'articolo d'approfondimento che fa per te.

Perché l'oro sta salendo così tanto? In che modo la quotazione dell'oro e la guerra in Medio Oriente sono collegati tra loro?

Prima di rispondere a questa domanda bisogna fare un passo indietro e dire che ci sono alcuni fattori in grado di condizionare il prezzo dell'oro. Esatto, la quotazione di borsa è condizionata da diverse variabili, alcune fortemente incisive, altre soltanto leggermente.

Quali sono?

  • Le circostanze geopolitiche e sociali sono tra quelle più incisive!
  • Abbiamo poi l'inflazione e il conseguente rialzo dei tassi di interesse.
  • La forza del dollaro, che è inversamente proporzionale al prezzo dell'oro, ovvero più il dollaro è debole, più l'oro diventa forte.
  • L’aumento della domanda di oro fisico: più l'oro è richiesto, più tende a salire.
  • Gli acquisti d’oro da parte delle banche centrali.

L'oro è salito così tanto a causa della guerra in Medio Oriente?

Guerra in Medio Oriente, in che modo è collegata all'oro
La guerra in Medio Oriente (Ansa)

Le conseguenze del conflitto sulle quotazioni non sono cosa da poco. Le tensioni a livello geopolitico sono uno dei fattori in grado di condizionare maggiormente il prezzo dell'oro. Per accorgersene basta pensare a quanto successo martedì primo ottobre: è bastato l'annuncio di un imminente attacco balistico da parte dell'Iran nei confronti di Israele per spaventare le borse e affondare tutti i mercati... tranne quello dell'oro, che ha registrato invece un balzo dell’1% dello spot, per un prezzo di 2.662 dollari l’oncia. Ovvero oltre 77,600 euro al grammo.

Le borse europee erano piuttosto fiacche nella prima giornata del mese di ottobre. Mentre all'annuncio dell'attacco con missili balistici e droni da parte dell'Iran hanno mostrato subito uno scatto al ribasso, chiudendo nuovamente in calo. Così come Wall Street, che già a metà giornata si era tinta di rosso. Mentre tutti i mercati si ritraggono però, l'oro, insieme al petrolio, vola. 

Perché? Perché gli investitori, in uno degli scenari più temibili a livello geopolitico, si tutelano con l'oro.

Così il primo ottobre tutte le borse europee, ad eccezione di Londra, spaventate da una preoccupante escalation della Guerra in Medio Oriente, hanno chiuso in rosso. L'oro invece si è confermato ancora una volta quale bene rifugio per eccellenza. Ed è la stessa cosa successa il 24 febbraio del 2022, quando l’esercito russo ha iniziato l’invasione dell’Ucraina (e in realtà già nei giorni precedenti, quando iniziavano a circolare voci di una probabile invasione). Così come è la stessa cosa successa per tantissimi altri conflitti. Vuoi saperne qualcuno?

Quale conseguenza della guerra Iran-Iraq e dell’invasione dell’Afghanistan da parte dell’Unione Sovietica, nel 1978 la quotazione dell'oro ha avuto un balzo di quasi il 40%. L'anno successivo, con la crisi degli ostaggi iraniani, addirittura è salito di circa il 130%. Con l'attentato alle Torri Gemelle dell'11 settembre 2001 il prezzo dell'oro è salito da 215,50 dollari l’oncia a 287 dollari.

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